La scelta del professionista per un committente privato

Ogni committente (privato, ente, imprenditore, società che sia) nella scelta del professionista si comporta in modo estremamente differente. Ad esempio se il committente è un ente pubblico la scelta avverrà sulla base di un bando per l’espletamento di servizi secondo legge e/o secondo connivenze politiche tra rappresentanti della committenza e professionisti.
Se il committente è un privato la scelta del professionista solitamente avviene valutando le sue capacità (il più delle volte apparenti o sconosciute o incomprensibili all’utente non esperto), o l’economicità della prestazione richiesta (quasi sempre un elemento fuorviante) o sulla base di elementi soggettivi (scaturiti “inconsciamente” da elementi oggettivi) attribuiti al professionista dal committente che potremmo riassumere col termine “carisma”.

Il “carisma del professionista” si fonda , oltre che sulle questione estetiche (come si presenta esteriormente, l’eloquenza , il linguaggio del corpo, ecc.), sulla sua capacità di trasmettere trasparenza, coerenza e soprattutto affidabilità, sull’espressività emotiva, sull’entusiasmo, sull’autostima, sulla capacità di visione e la reattività verso gli altri.
In realtà spesso il professionista viene scelto per la sua visibilità sociale o vicinanza  alla committenza (amicizia, passaparola ecc.) valutando prevalentemente il solo aspetto economico che di per se non fornisce alcuna garanzia di risultato. La scelta “di vicinanza” del professionista (il primo professionista che capita) può essere giustificata dal fatto che la valutazione dell’idoneità di un professionista è un’attività specialistica (probabilmente da demandare ad una figura esperta) che il committente non può essere in grado di elaborare come invece può fare applicando metodologie di selezione usuali come quelle che consentono la scelta di oggetti di uso quotidiano. In altre parole il committente decide sul professionista applicando le modalità di scelta che normalmente adotta in altri contesti e per questo motivo crede che la prestazione professionale sia paragonabile a quei servizi offerti da altri tipi di mercato selezionabili, il più delle volte, dalla sola definizione del prezzo. Sembra alquanto difficile far comprendere che la prestazione professionale in quanto anche opera intellettuale non ha nulla a che fare con l’acquisto di una merce in un negozio o di un servizio on-line!. “La prestazione intellettuale del professionista non è una semplice prestazione tecnica, applicativa e ripetitiva, ma una prestazione che confronta un sapere ad un problema” (cit. prof. Natalino Irti) e “consiste nell'applicazione concreta di cognizioni tecniche e scientifiche nell'opera stessa che è l'oggetto della prestazione” (sentenza n. 2542 del 14.04.1983 della S.C. di Cassazione).
Il committente prima di scegliere dovrebbe chiedersi:
1) Posso descrivere ad altra persona ciò di cui ho bisogno? [ossia il committente deve raccogliere tutte le informazioni e documentazioni relative alle questioni per cui si richiede il servizio tecnico]
2) Perché chiedo aiuto al professionista?, a cosa mi deve servire?, in quanto tempo deve fare quello che chiedo? [ossia il committente deve avere idee chiare sugli  obbiettivi che si prefigge per la prestazione richiesta]
3) Quanto posso spendere? [ossia il committente deve sapere se ci sono limiti oggettivi di spesa o se tale aspetto non deve influenzare la scelta]
Se è in grado di rispondere alle precedenti domande (non è importante come) allora deve contattare tutti i professionisti che conosce o riesce a conoscere (mediante internet, passaparola, conoscenze dirette e indirette ecc.) e richiedere un preventivo (meglio se in forma scritta) fornendo tutte le delucidazioni del caso.
Solitamente, per questioni importanti, il preventivo del professionista viene redatto dopo un sopralluogo ed una fase di studio preliminare.
Il committente in piena libertà valuta l’esperienza del professionista (curriculum, lavori svolti per conoscenza diretta o indiretta), le capacità (di cui viene a conoscenza o verificate indirettamente), il “carisma” ed altri aspetti (legati al modo di agire ed essere della persona che deve scegliere: ad es. particolari convincimenti, pregiudizi ecc.) e sceglie il professionista accordandosi sul contenuto della prestazione, sui modi e sui costi e, nei casi fortunati, instaura un rapporto fiduciario con il professionista, che diventa il rappresentante dei propri (specifici) interessi, confidando sulla sua affidabilità, competenza, correttezza e sul reciproco intendimento.